Ho mille cose da dire ma troppa poca voce. Un milione da scrivere eppure mi si bloccano le mani.
Vivaldi nelle orecchie tenute al caldo dalle cuffie, e le lacrime mi scendono sulle guance senza che io possa niente. Ricalcano gli stessi solchi, fanno sempre la stessa strada, scendono fino al collo e si posano nell’incavo delle clavicole appena sotto la gola.
In lontananza il miagolio di Gino, ma è fuori dalla mia bolla, non lo ascolto.
I rumori di mia madre.
Quanto darei per essere sola adesso.
Per piangere senza destare preoccupazioni a nessuno.
Senza questa pressione sulle spalle, senza dover spiegare.
Si aspettano tutti una spiegazione, per starmi vicino, lo so. Per bontà, per voglia di esserci, di condividere il mio dolore. Sono buoni, e dolci, e so che mi amano.
Ma io non voglio niente che non sia la mia bolla. Non voglio nient’altro che distrarmi, che far altro fino a quando non passerà.
So che passerà. Anche se ora fa un male cane, lo so.
Lo dicevo stamattina a Miriam, che fa un gran male ma solo quello. Non vacillo, non mi sento cadere. Non sono persa, non sono sola.
E’ una storia finita, che è stata bella e che lo rimarrà fino al mio ultimo secondo, un pezzo di cuore che si allontana e sembra premere contro le costole per uscire dal petto e andarsene.
E oltretutto è stata una rottura così bella, così piena di amore e di bene. Straziante, come solo le rotture sanno essere.. eppure abbiamo anche riso, e ci siamo abbracciati e detti l’un l’altro di star bene tra le lacrime.
Non è il momento adatto per noi, va bene così.
E poi so anche che è un momento importante per me.
Che sono stata coraggiosa, che ho fatto tutto quello che potevo e forse qualcosa in più.
Che è la cosa giusta, lo sappiamo tutti e due.
Per questo mi sento solida, e stabile, e ferma.
E per questo so che il male passa, prima o poi. Tra qualche giorno, tra qualche mese.
Anche se adesso mi sembra di morire di crepacuore, e quelle lacrime continuano a scendere come rigoli di pioggia sul finestrino dell’auto. Mi sembrano dolci anche loro, morbide, tiepide. Come se volessero coccolarmi, anche loro.
Forse avrei bisogno di stare sola con loro.
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