Prova a prendermi

So di essere in ritardo, che il resto del mondo ha già visto questo film, ne ha parlato e riparlato, scritto e riscritto. Ma io l’ho guardato solo ieri sera, in un lunedì di queste ferie che finalmente mi permettono di riscoprire un po’ di cinema. Ad essere totalmente onesti ne ho guardato metà ieri e metà stamattina, commettendo il peccato mortale di interromperlo nel pieno della storia. Me ne vergogno un po’, ma il mio bioritmo da pensionata non mi ha lasciato scampo, colpendomi con un’incudine di sonno sulla testa in stile Will E. Coyote, alle 23.00.

Tutta colpa mia però, nessuna da attribuire a questo piccolo gioiellino firmato Spielberg, che dirige la storia incredibile di Frank Abagnale, giovanissimo e geniale truffatore del miracolo americano anni Sessanta.

Una di quelle storie vere che fanno strabuzzare gli occhi e che lasciano sulla lingua l’inconfondibile sapore d’America.
Frank ha sedici anni, vive una vita all’apparenza serena con due genitori che lo amano e si amano. Ad incrinare questo quadro perfetto emergono le crepe causate dal problemi fiscali del padre, un uomo vittima del sogno americano che continua a fingere che tutto sia al suo posto, che si trasformano presto in una voragine impossibile da aggiustare o nascondere: il divorzio. Senza terra sotto i piedi Frank scappa di casa, vive di espedienti imitando senza successo i trucchetti da furbetto insegnatigli dal padre.

A differenza del suo vecchio però, per cui conserva l’affetto tenero di un bambino, Frank libera la propria genialità. Cambiando nome, identità, professione e soprattutto falsificando assegni, viaggia in lungo e in largo per l’intero paese. E’ un pilota di linea, poi un medico, e ancora un avvocato.

L’impressione è che all’inizio non si renda quasi conto di ciò che sta succedendo, vive inebriato dei soldi che “guadagna”, cerca davvero di trovare un posto per se stesso nella vita di bugie che si costruisce. Scrive a suo padre, sì mentendo, ma senza malizia, come un ragazzino qualsiasi che crea un mondo di fantasia perchè quello reale non ha niente da offrirgli.

Spezzano il cuore il tentativo di prendersi cura di quest’uomo, che non accetta la propria mediocrità nemmeno quando la vita gliela sbatte davanti agli occhi, e il sogno irrealizzabile di un bambino che vuole vedere di nuovo felici i suoi genitori, insieme, e che cerca in ogni modo di ricomporre la separazione sentendone la responsabilità sulle spalle.

Poi le cose sfuggono di mano, la solitudine si fa spazio dentro il suo cuore, le carte di quel castello costruito con tanta cura cominciano a volare via. Frank prende lentamente consapevolezza di essere solo, abbandonato. Nessun legame veritiero, per quanto si sforzi di crearne. S’innamora di un’ infermiera, s’illude di poterla sposare, forse per un attimo crede davvero di potersi fermare. Ingenuità infantile.

Nel frattempo l’FBI lo rincorre senza sosta. Tom Hanks, nei panni di Carl Hanratty, è sempre un passo dietro di lui. Lo sfiora ogni volta senza riuscire ad afferrarlo, ma ogni giorno è più vicino, ogni giorno più coinvolto. E se prima la frustrazione per gli insuccessi gli fa prudere le mani e rodere il fegato, presto i sentimenti che lo animano finiscono per sfiorare la tenerezza, la paternità. Fermarlo non per prendere un criminale, ma per salvare un bambino in difficoltà.

Nessuno sfugge per sempre, neanche Frank. Ed è quasi un sollievo affidarsi alle braccia paterne di quell’uomo che lo ha tanto cercato.
Dopo appena qualche anno in prigione viene reclutato nell’FBI come esperto di frodi assicurative e bancarie. La sua genialità non va sprecata.

E’ uno di quei film che si gode dal primo secondo all’ultimo, in tutte le sue sfumature. Leonardo di Caprio giovanissimo ma già sulla strada che lo porterà ad essere l’attore più bravo del mondo (no, non è discutibile che ad oggi lo sia), poi Tom Hanks e Christopher Walken, su cui non si può fiatare. Storia incredibile, regia da manuale.

Come sempre, che meraviglia il cinema.

2 risposte a “Prova a prendermi”

  1. Uno di quei film che mi è rimasto impresso, geniale e divertente. Spesso mi dico che voglio rivederlo, anche se poi non ci riesco mai optando per altro. Bella la recensione, complimenti!

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    1. Veramente bello! Riguardalo perchè merita davvero ❤ Grazie dei complimenti ❤

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