Artemide

L’altro giorno ho visto Artemide nello spogliatoio della mia palestra. A dire il vero, l’avevo già intravista poco prima, in piscina. Nuotava inarrestabile, senza fermarsi per riprendere fiato. Eppure era graziosa, leggiadra. Si muoveva come se stesse fluttuando nell’aria, fra il vapore delle nuvole. L’ho vista stendere un braccio oltre la testa e girarsi su se stessa, una leggera piroetta prima di ricominciare a nuotare, un momento di gioco.

L’ho vista di nuovo fra gli armadietti. Atletica e scattante come un giaguaro, una galassia di tatuaggi sulla pelle liscia, senza un difetto. I capelli scuri e corti, gli occhi neri come la pece, da perdersi a guardarci dentro.

Le mani affusolate, le nocche sporgenti. Braccia forti, snelle, pronte a tendere la corda del suo arco. Le spalle sottili e la schiena muscolosa, percorsa da kanji giapponesi che scivolavano dalla fine del collo all’incurvare del coccige.

Il mio respiro si ferma, se resto a guardarla.

Chissà cosa farà, uscita di qui.

Posso vederla cacciare fra le fronde dei boschi montani,
stendersi all’ombra delle foglie dei pioppi.
Riposare gli occhi cullata dai suoni della foresta e cantare insieme al vento.

Oppure la vedo iraconda, impugnare la sua lancia, prepararsi alla battaglia.
Con quegli occhi neri come il fondo del mare che si accendono di fiamme indomabili. Stringe i denti, scatta in avanti.

Una leonessa che afferra la preda.

Non so se la rivedrò, ma sono certa, che fosse lei.

PS.
Prima di allarmare qualcuno, non passo il mio tempo a fissare le altre donne in spogliatoio. Si tratta di una ragazza che ho visto appena di sfuggita e che mi ha colpito come un fulmine in una giornata di pieno sole estivo.

5 risposte a “Artemide”

  1. E tu vorresti essere così? Ti ha colpita perché rispecchia il tuo ideale di salute e bellezza? A volte è bello rifarsi gli occhi, ammirare e semplicemente pensare che se altri ci sono riusciti, possiamo farlo anche noi. Costanza, impegno e dedizione. Tu lo vuoi davvero? Alla fine è un mood mentale, entrare in una visione di vita compatibile con quell’obiettivo. Ti cambia la vita e ti porta sicuramente benefici. Io … no, ammiro chi ci riesce e anzi, applaudo e faccio complimenti ma preferisco accettare il mio corpo e la mia vita optando per dare priorità a cosa per me più importanti. Come il benessere mentale, arricchirsi moralmente e culturalmente. Insomma, io in palestra ho già dato. Ti ci vedo però con l’arco dai! Cioè vedo solo l’arco visto che non so come sei fatta, ma ti assicuro che l’arco che immagino è stupendo!

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    1. A dire il vero no, non mi ha colpita perchè la invidio o perchè vorrei raggiungere quel risultato. Mi ha colpito perchè era bellissima, bellissima e forte. Mi ha evocato questa idea di indomabilità, di ribellione quasi. Non voglio essere come lei, ne come lei ne come nessun altro, io sono io. Ma amo le donne con tutta me stessa e mi capita spesso di associarle a dee, amazzoni, guerriere. Le adoro, le trovo poetiche e vorrei scrivere di tutte le donne del mondo.

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      1. Che belle parole: “io sono io”. Allora funziona stuzzicarti! Anche io amo le donne, anche troppo direi. Le porto sempre sul palmo della mano esaltandone i pregi. Un tempo scrivevo d’amore e poesie. Poi ho capito che la realtà è ben diversa. Dai fammi cambiare idea, scrivi di tutte le donne del mondo. Tanto lo vedi, come ti avevo detto al primo tuo articolo, io ci sono 🙂 Hai scelto proprio la dea della caccia, tra le tante, io avrei optato per Atena. Ma vabbeh, sono fissato con la giustizia.

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      2. Prometto che scriverò di tutte le Dee che incontro. Atena è la mia preferita, quindi serve davvero qualcuno che mi faccia perdere la testa :’) Grazie della compagnia, come al solito ❤

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      3. Grazie a te di sopportare i miei deliri. Perdere la testa non è un male se poi scrivi in questo modo! Continua e non fermarti mai.

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